venerdì 21 marzo 2008

Inverno
Sono affannosi come strade in salita i giorni nel cuore dell’inverno,sentieri impervi che portano nei campi nudi in letargo, o che salgono ai monti solitari, dove il vento del Nord la notte fa sibilare i fili dei tralicci alti sul mare scosceso delle rocce. Eppure è adesso, nella terra inerte disfatta dai geli e dalle piogge, che il grano in erba cova le sue spighe,gli alberi scheletriti i frutti, le siepi desolate le prime viole nere per la festa della Candelora. E forse sono proprio queste attese che l’uomo si porta nel sangue dalla nascita, ed il pensiero che se uno vuole, la sera, può accendersi ancora il fuoco in qualche posto, che aiutano i vecchi soli con se stessi ad attraversare questi mesi morti, fatti di giorni brevi, grigi, tutti uguali nel cielo chiuso dei mattini senz’alba.

Antonio Seccareccia

giovedì 20 marzo 2008

Saviour Machine - Legend Pt. I - MCM/Massacre Records - 1997.

La trasposizione in musica del libro dell'Apocalisse, l'ultimo libro della Bibbia. Un progetto che se chiamato ambizioso sminuirebbe tutto il lavoro, la premura e la dedizione che i nostri hanno applicato alla composizione di questa prima parte e di quelle successive. Un progetto dal fascino irresistibile capace di esprimere tutti gli umori, le sensazioni, le paure della profetica distruzione dei Tempi e della "Rivelazione" di Cristo che dovrebbe avverarsi dopo i 7 anni finali dominati dall'Anticristo. "Legend", the official soundtrack for the end of the world". E mai descrizione migliore poteva essere azzeccata. Una sinfonia drammatica che toglie il respiro, capace di proiettare l'ascoltatore all'interno delle vicende descritte(con una cura a dir poco maniacale) e di renderlo partecipe dell'intero racconto. Il sound di base è quello già ascoltato in "Saviour Machine II", ma viene sviluppato con un appesantimento della chitarra, molto più corposa e meno fluida e "limitata" al solo riffing, mentre a farla completamente da padrone è la maestria di Van Hala attraverso le cui mani passano orchestrazioni sia oscure(nella maggioranza dei brani), sia più ariose. La ritmica diventa instabile, imprevedibile, eco onnipresente delle catastrofi musicate e letterate ed infine, come già nei precedenti lavori, la voce di Clayton che troneggia su tutto, deus ex machina dell'intera compagnia. Le song si susseguono senza tregua né pause, tutte accomunate da un unico filo conduttore sia lirico sia strumentale, e si alterano in slow song ed in altre più ricche di ritmiche e percussioni, si librano nell'aria in ballate pianistico-sinfoniche e viaggiano nei luoghi del concept in altre più heavy e presentate da un tripudio di inserti melodici orientaleggianti, funerei, creando un quadro sonoro d'insieme assolutamente impareggiabile. Oltre i generi, oltre le etichette, un'opera messa a disposizione dell'umanità e conservata nel museo d'arte drammatica dell'anima di questa terra.

Behold, Time Is Legend, And History Is Time. This Our Is Mine.

lunedì 17 marzo 2008

I Padroni Della Notte - di James Gray. Con Joaquin Phoenix, Mark Wahlberg, Robert Duvall, Eva Mendes, Tony Musante. Colore 117 min. Produzione Usa 2008.

Epica familiare. Questo il sunto del terzo film di James Gray il quale, tentando la carta definitiva del successo, con questo nuovo film fa il verso a registi del calibro di Scorsese ma in particolare di Ferrara. Le vicende narrate sono quelle della famiglia Grusinsky: Bert(Duvall) capo della polizia di NY; Joseph(Wahlberg) figlio che segue le sue orme; Bobby(Phoenix) gestisce un mega locale(si scoprirà della mafia russa). Quando Joseph fa irruzione con la narcotici nel locale del secondo alla ricerca di spacciatori si innesta un meccanismo tragico di violenza e morte che comporterà anche uno "scambio" di ruoli tra i fratelli. Film tesissimo con sequenze da brivido(vale per mille quella dell'inseguimento in soggettiva) che inscena la spietatezza del crimine e di pari passo la cruda realtà di una famiglia che seppure alla fine vincitrice il trofeo ottenuto non è per nulla consolatorio. Anzi, il finale è di un amaro incontenibile. Atmosferico e lugubre, girato quasi del tutto in notturna, "I Padroni Della Notte" è un poliziesco classico nella struttura e nel tema(la vendetta), ma moderno nel suo incedere. Ripropone il finire degli anni '80 in una New York malinconica e lurida dove ogni angolo è un posto dove puoi facilmente trovare la tua tomba. Dove il Bene trionfa sul Male, ma paga un prezzo altissimo ed il futuro è tutto fuorché roseo. Colonna sonora sparata al massimo e protagonisti ben calati nei ruoli. Adrenalinico e riflessivo allo stesso tempo.

Bert(Duvall): Se ti pisci nei pantaloni stai al caldo solo per un po'.